Rimozione delle macerie: nessuno si preoccupa dei rischi per la salute dei cittadini
È ormai universalmente noto che le polveri sottili (PM10 e PM2.5) e le fibre di amianto sono in vari modi pericolosi per la salute.
In particolare l’amianto, anche a bassissima concentrazione, causa l’insorgenza di patologie tumorali polmonari, tipicamente a dieci-venti anni di distanza dall’esposizione: per questo è particolarmente importante proteggere dall’esposizione le fasce giovani della popolazione.
La qualità dell’aria pre-terremoto nel nostro territorio era ottima.
Le analisi effettuate la scorsa primavera dall’ARPA Lazio hanno evidenziato l’aumento della presenza di polveri sottili in seguito al sisma e alla presenza delle macerie.
Ma la MOVIMENTAZIONE di macerie può portare un aumento FINO A 1000 VOLTE della concentrazione nell’aria di polveri sottili, anche a varie centinaia di metri dalla sorgente (cioè dal sito delle macerie).
A quanto pare, le Autorità preposte non hanno notato che sia le SAE di Amatrice che quelle delle frazioni, così come la scuola di Villa San Cipriano, sono localizzate in prossimità dei siti in cui avverrà (e in parte già avviene) la movimentazione delle macerie.
Inoltre, nessuno si è mai preoccupato di misurare l’eventuale presenza nell’aria delle pericolosissime fibre di amianto (possibili contaminanti: tetti in Eternit, canne fumarie, cassoni, … presenti negli edifici ormai distrutti).
In un comunicato ufficiale del 25 luglio 2017 il Comitato Civico 3e36 chiede al Comune, come elementare atto di salvaguardia della salute pubblica, e in particolare di quella dei bambini e dei giovani, di sollecitare l’ARPA Lazio a installare delle centraline di monitoraggio delle polveri sottili a ridosso di siti sensibili come le SAE di Amatrice e frazioni nonché presso la scuola di Villa San Cipriano.
Per ridurre il rischio di diffusione di agenti inquinanti, la movimentazione delle macerie deve essere fatta ponendo in atto determinati accorgimenti: il più “banale”, bagnare sempre il materiale da rimuovere.
Il Comitato Civico 3e36 sollecita il Comune di Amatrice a comunicare immediatamente alla popolazione le modalità di rimozione delle macerie, illustrando la procedura e garantendo che siano messi in atto tutti gli accorgimenti atti a ridurre al minimo l’emissione nell’ambiente di agenti inquinanti.
Nel caso in cui le centraline rilevino una concentrazione superiore ai limiti di legge, i lavori di movimentazione delle macerie debbono essere sospesi fino a quando tutti i parametri non siano rientrati.
Si tratta di doverose precauzioni da cui non si può prescindere, pena mettere a repentaglio la salute della popolazione residente.